8 Marzo 2013 - No More!


Ormai si parla di femminicidio, ovvero un omicidio di massa del genere femminile: “violenza estrema da parte dell’uomo contro la donna, in quanto donna” (Russel, 1976). 

E’ un fenomeno spaventoso che riguarda milioni di donne in tutto il mondo, un fenomeno spesso taciuto, o peggio scambiato per generico fatto di cronaca, ma stiamo parlando solo della punta dell’iceberg di una più̀ diffusa cultura di violenza contro le donne. 

Queste morti “annunciate”, invece, vengono spesso etichettate come i soliti delitti passionali, fattacci di cronaca nera, liti di famiglia.

Le donne muoiono principalmente per mano dei loro mariti, ex-mariti, padri, fratelli, fidanzati o amanti, innamorati respinti. Insomma per mano di uomini conosciuti, membri della famiglia, “amici”, compagni “ fidati”, proprio quelli che dovrebbero far parte della cerchia della loro intimità e sicurezza.

Il dato in Italia è impietoso: muore di violenza maschile (femminicidio) una donna ogni due /tre giorni(!).

E purtroppo nel nostro Paese, mentre parliamo della possibilità di quote rosa in politica, lo Stato ancora non difende come dovrebbe le donne sotto ricatto, molestate, sottoposte a continue minacce, violenze e fisiche e psicologiche dentro e fuori la famiglia, situazioni che, come sa chi lavora in questo campo, sono spesso l’anticamera dei delitti.


Associazione Genitori Tangram

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