In occasione della terza ed ultima serata del ciclo "Atleti nella vita" abbiamo avuto il piacere e l'onore di ospitare l'olimpionicon Matteo Angioletti che ha deliziato i presenti con pillole che hanno davvero espresso i valori della persona e dello sportivo. Grazie Matteo...

Giuramento Olimpico: "A nome di tutti gli atleti giuro che parteciperemo a questi Giochi olimpici rispettandone fedelmente le regole, gareggiando senza fare ricorso al doping né ad altre sostanze chimiche, attenendoci al vero spirito sportivo, per la gloria dei Giochi e l'onore della nostra squadra".

La simpatia e la passione di Matteo da subito hanno catturato i presenti.

Con grande disponibilità ci ha raccontato la storia di un bambino di 6 anni che ha saputo comunicare chiaramente la sua voglia di praticare la ginnastica, cosa già non così usuale; poi di un ragazzo che ha saputo conciliare le esigenze scolastiche (ha la maturità scientifica e una laurea in scienze motorie) con il bisogno di allenarsi orientato verso il miraggio dell’alloro; di genitori che hanno saputo stargli al fianco supportandolo senza mai diventare invadenti, richiedenti….; fino alla nascita, 20 giorni fa, della sua bambina!!!

Mi è sembrato di rimanere un tempo indefinito senza respiro all’ascolto delle sue parole. Matteo a luglio sarà a Londra, per la terza volta insignito dell’onore e dell’onere di rappresentare l’Italia ad una competizione olimpionica: lo stemma che porta sulla divisa pesa di responsabilità.

Ma non si ferma mai: ha già in mente il dopo ( e comunque andrà sarà un successo!!): si occuperà di continuare ad insegnare discipline sportive alle giovani leve con un’attenzione particolare al benessere dei ragazzi.
Mi ha colpito molto sentire quanto abbia sottolineato il bisogno di un riferimento adulto per i ragazzi che si stanno preparando con agonismo alle diverse discipline sportive, quanto abbia sottolineato l’importanza della famiglia nella formazione di un individuo che è anche un atleta.

Possiamo dire che dietro ad ogni grande campione c’è sempre una grande famiglia….

Mi ha commosso sentire la gratitudine espressa alla sua famiglia per come ha saputo sostenerlo. Matteo con grande umiltà ha riconosciuto anche i momenti difficili, che però non lo hanno mai sopraffatto: ha sempre saputo mantenere un equilibrio impeccabile (e non solo quando quasi marmoreo tiene il suo corpo sospeso tra gli anelli), la giusta misura che ha sempre ridimensionato la situazione sia positiva che negativa.

Senza mai sottrarsi e senza nessuna reticenza ha risposto alle domande che i presenti gli hanno rivolto, sia a quelle personali sia a quelle del mondo dello sport agonistico anche qui riconoscendo i lati positivi e quelli negativi.           

L’unica difficoltà della serata il saluto: ognuno avrebbe voluto augurargli…. il massimo risultato per …le prossime scadenze….ma non si può fare! (spero che detto così non comprometta nulla!!)

Siamo partiti con la parola dei nostri figli, siamo passati dal confronto con gli allenatori e siamo arrivati alla massima espressione dell’attività sportiva mantenendo sempre un livello alto di competenza (grazie alle nostre esperte di Psicosport e all’ospite dell’ultima serata) e di partecipazione (i presenti hanno saputo centrare il cuore del discorso con la loro partecipazione attiva senza cadere nelle banalità o nelle polemiche sterili).                                              

Abbiamo avuto modo di avere tanti esempi concreti di come lo sport possa essere la metafora ideale per traslare i valori che caratterizzano un Individuo.

1 commenti:

Anonymous ha detto...

Davvero una bellissima serata. Matteo è stato MOLTO coinvolgente; una vita intensa, piena di impegni ma anche di tante soddisfazioni e non solo agonistiche. Insomma ci ha davvero insegnato che : SI PUO' FARE !!!

In bocca al Lupo, MAtteo. Facciamo tutti il tifo per te.
Stefania

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