Anche in occasione delle serate dedicate ai risvolti della pratica sportiva in età adolescenziale, intitolata "Atleti nella vita", L'Associazione Genitori Tangram ha pensato di creare un blog dedicato.

Nel blog, creato in collaborazione con Psicosport di Milano che cura i contenuti dell'evento, trovare i resoconti delle serate e validi approfondimenti sul tema.

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Associazione Genitori Tangram

2 commenti:

Anonymous ha detto...

"Noi avevamo la chitarra ed eravamo in qualche modo costretti a socializzare. Per i giovani di oggi invece ci sono iphone, ipad, ipod e compagnia bella. Niente di male, per carità ma l'importante è non dimenticare che lo sport agonistico non è solo una fatica. Bisogna anche divertirsi, dentro e fuori dal campo" (Dino Meneghin). Mi piaceva questa riflessione. E' semplice e certamente scontata, ma traduce una realtà condivisibile. Pierluigi Mondani

Anonymous ha detto...

Grazie Pierluigi: è una bellissima riflessione… e -forse/purtroppo- non così scontata!

I bambini oggi ricevono moltissimi stimoli e il gioco inteso come momento per sperimentarsi, per conoscersi e confrontarsi con gli altri passa a volte in secondo piano.
Lo sport in questo senso rappresenta una splendida opportunità. Un’occasione in cui apprendere abilità motorie, gesti tecnici e regole di sport, ma soprattutto uno spazio per giocare. Così i luoghi di gioco informale e spontaneo che un tempo si collocavano per strada o nei cortili dei caseggiati, oggi si sono almeno in parte spostati nelle palestre e nei campetti.

Lo sport come opportunità quindi… e come sfida per gli allenatori che sono chiamati a compiti sempre più complessi e, nel caso dei bambini, a cercare modi sempre nuovi e stimolanti per unire apprendimento, educazione, socializzazione e divertimento in modo che l’ “esperienza di sport” sia un’esperienza piacevole e di benessere.

Una citazione:
“Il bambino ha necessità di apprendere, di proporre, di scegliere e quindi di un insegnamento capace di sviluppare le sue capacità creative. Il bambino ha soprattutto una profonda necessità: quella di giocare!
Il gioco, mezzo educativo per eccellenza, è da considerarsi, per i bambini, un’esigenza irrinunciabile e non certo un premio da concedere per benevolenza.”
(da Il maestro di sport. Vademecum per allenatori dei bambini e dei ragazzi di B. Rossi e F. Marziali. Ed Calzetti Mariucci, 2009)

Giada Tonelli

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